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215 km - Dislivello 3500mt

Strade Bianche Men

Sabato 02  Marzo 2024 215km Dislivello 3500mt

Tempo totale: 5:19:45 Ritirati: 0

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POGACAR Tadej

UAE TEAM ADQ

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LIDL - TREK

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VAN GILS Maxim

LOTTO DSTNY

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The course is twisty and undulating, with no extended climbs but with quite a few punchy bits, especially on the unpaved sections of the route. There are roughly 71 km of gravel roads, across 15 sectors, twelve of which are shared with the Women Elite course. The race starts near the Stadium/Fortezza Medicea in Siena. The first undulating kilometers on tarmac lead to the 2.1 km-long gravel sector 1 at km 18, which is perfectly straight and slightly downhill. Sector 2 (5.8 km) is just a few kilometers away; this will be the first tricky bit of the race, with a short descent followed by a long climb featuring sections over 10%. Upon reaching Radi, the route takes in the third gravel sector (4.4 km long; namely the second part of the first gravel road stretch of the race’s first edition) shortly followed by sector 4 – named “La Piana” – one of the race’s classic gravel sectors (5.5 km in length, and featured in the course ever since the first edition) with no significant gradient, leading to Buonconvento. The Montalcino climb, the second ascent of the day (4 km at 5%), is just a few kilometers away. Sectors 5 (11.9 km) and 6 (8 km) begin just past Torrenieri, with only 1 km of tarmac in between. Both are hard, hilly and very punchy, with many challenging bends, climbs and descents. After the second pass through Buonconvento, the riders will reach the feed zone, located around Ponte d’Arbia. Shortly after, the route reaches Monteroni d’Arbia, which marks the beginning of sector 7 of San Martino in Grania (9.5 km) in the middle of the Crete Senesi. It’s a long sector marked by a sequence of gentle undulations in the first part, and ending with a twisting climb that leads back to paved road. Sector 8 begins in Ponte del Garbo (Asciano). At 11.5 km, it’s the hardest of the race, mostly uphill and marked by major slopes, especially near Monte Sante Marie, with steep gradients on both climbs and descents over short distances. Past Castelnuovo Berardenga there’s a very short, flat unpaved section (300 m) followed by the ninth dirt road sector, after Monteaperti. At only 800 m in length, it greets the riders with double-digit gradients. The route goes back on tarmac in Vico d’Arbia where the 30 km circuit begins. Past Pieve a Bozzone, sector 10 (2.4 km) comes next, on the climb toward Colle Pinzuto, with gradients peaking as high as 15%. After a few kilometers, the route features the eleventh sector, Le Tolfe, (1.1 km), marked by a fast-running descent followed by a very punchy climb (with a maximum gradient of 18%). Shortly after Le Tolfe, upon the first passage, the route takes a first-ever ride on the Strada del Castagno (12th sector, 1.3 km), which leads to some challenging passes on tarmac all the way to Pontignano, Ponte a Bozzone and San Giovanni a Cerreto, where we enter the 13th sector (Montechiaro 3.3 km), which was covered in the first editions of the race. The circuit ends at the end of this sector, in Vico d’Arbia. The sectors of Colle Pinzuto (14th) and Le Tolfe (15th) will be repeated before the route turns towards Siena with a little over 10 km left to the finish.
Final kilometers
The demanding final kilometers approach the city of Siena along wide and straight roads, connected by sweeping curves, initially downhill, and further on slightly uphill. With 2 km to go to the finish, the route takes the Via Esterna di Fontebranda; here the gradient touches 9%. The stone pavement begins 900 m before the finish line, just past the Fontebranda Gate. The gradient is over 10% until 500 m from the finish, reaching its steepest gradient of 16% along Via Santa Caterina. A sharp right-hand turn leads to Via delle Terme, and then to Via Banchi di Sotto. Starting 300 m to the finish onwards, the road is a slight, continuous ascent. With 150 m to go, a right turn leads into Via Rinaldini. The route enters the Piazza del Campo just 70 m from the finish line. The final 30 m descend at a gradient of 7% to the finish line, which is on level road.

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Città di:

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Siena

Siena

Adagiata tra le colline toscane, a Siena il tempo pare essersi fermato al Duecento, quando la città cominciò ad arricchirsi di un patrimonio artistico e architettonico che ne ha consacrato per sempre la gloria. L’UNESCO ha iscritto Siena tra i patrimoni mondiali dell’umanità nel 1995, per aver sapientemente conservato importanti caratteristiche della sua struttura medievale. Per descrivere la città, è d’obbligo partire dalla sua piazza principale, Piazza del Campo, che ha una caratteristica forma “a conchiglia” ed è leggermente in discesa verso il centro. Qui si svolge il Palio: ogni estate le diverse contrade senesi si sfidano in un’appassionata corsa a cavallo. Tutt’intorno alla piazza, ci sono monumentali edifici come Palazzo Sansedoni e il Palazzo Pubblico. A guardare la piazza dall’alto dei suoi 102 metri è la Torre del Mangia, che risale agli anni Quaranta del XIV secolo; la sua altezza è pari a quella del campanile del Duomo, a simboleggiare l’equilibrio raggiunto tra il potere divino e quello terreno. Ma Siena non è solo Piazza del Campo: piccole stradine piene di negozi e botteghe in cui si possono comperare prodotti dell’artigianato locale o assaggiare i mitici cantucci accompagnati da un bicchiere di Vin Santo. Tra le strette vie e l’ampia Piazza del Campo si respira la vera atmosfera di Siena, una città giovane eppure antichissima, monumentale eppur vivace, caratteristiche che ne fanno la perfetta cornice per la partenza e l’arrivo di questa gara ciclistica. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Sovicille

Situato alle pendici meridionali della Montagnola Senese, Sovicille è il comune toscano che vanta la maggior concentrazione di pievi, abbazie, castelli e ville. La Pieve di Ponte allo Spino e il Ponte della Pia sono esempi preziosi dello stile romanico, al pari del chiostro policromo dell’abbazia di Torri; il fiabesco Castello di Celsa lascia stupiti per la maestosa eleganza, così come l’armonia della Villa di Cetinale, appartenuta alla famiglia Chigi. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Monteroni d'Arbia

Il Comune di Monteroni d’Arbia è completamente attraversato dalla Francigena. Lungo questa via sono numerosi i punti di rilevanza storica, come il Castello di Lucignano d’Arbia con la sua Pieve, già esistente nel 913, e la famosissima Grancia di Cuna, maestosa fattoria fortificata costruita nel 1314. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Murlo

Murlo è un piccolo e intatto borgo medievale posto al centro di un territorio incontaminato. È famoso per i suoi abitanti, diretti discendenti degli Etruschi, e per la presenza sulla vicina collina di un particolare insediamento etrusco: un grande palazzo principesco circondato da botteghe artigiane, una delle più importanti scoperte su questa civiltà. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Buonconvento

Buonconvento, ancora circondato dalla cinta muraria, ha un aspetto medievale. La Torre Civica del Palazzo Podestarile è il monumento più rappresentativo, ma passeggiare tra le vie del paese è altrettanto suggestivo. In settembre il borgo ospita la Sagra della Valdarbia, dove si incontrano buona tavola, musica, arte e letteratura. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Montalcino

Fondata dagli Etruschi e celeberrima per il vino Brunello, Montalcino è uno splendido borgo all’inizio della Val d’Orcia, in cui svettano le torri di una fortezza pentagonale del XIV secolo e un museo che ospita opere tardo medievali. Imperdibile è l’abbazia di Sant’Antimo, una delle architetture più importanti del romanico toscano. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

San Quirico d’Orcia

San Quirico d’Orcia è al centro di paesaggi patrimonio mondiale dell’umanità che recano in sé l’essenza della Val d’Orcia. Vanta tra le sue attrazioni gli stupendi Horti Leonini, realizzati intorno al 1580. A livello architettonico, l’edificio da non perdere è la Collegiata o Pieve di Osenna, chiesa del XII-XIII secolo. A Bagno Vignoni, unica frazione di San Quirico d’Orcia, è imperdibile la visita a Piazza delle Sorgenti, una vasca rettangolare del Cinquecento. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Pienza

Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1996, la città di Pienza ha dato i natali a Papa Pio II, che la riteneva la città “ideale” del Rinascimento. I progetti realizzati in quell’epoca, anche se parzialmente incompiuti, sono esempi significativi dell’architettura urbanistica razionale del Rinascimento italiano. Irrinunciabile una passeggiata in Piazza Pio II, dove si trovano Palazzo Piccolomini e la cattedrale. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Asciano

Nel cuore delle Crete Senesi, circondato da paesaggi mozzafiato, sorge Asciano, antico borgo dalle origini etrusche che ha vissuto una splendida età d’oro in epoca medievale. Il centro storico è uno scrigno di arte e storia, che riesce a fondere, indissolubilmente, tradizione e leggenda. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Castelnuovo Berardenga

Castelnuovo Berardenga è il più meridionale dei comuni del Chianti. Il territorio è una scacchiera di declivi e colline ineguali guardate da castelli, chiese, fortificazioni, cui fanno da preludio ascendenti viali di cipressi. A Monteaperti, nel 1260, la battaglia vinta dai senesi e dai loro alleati contro Firenze segnò il dominio della fazione ghibellina sulla Toscana, consegnando a Siena un ruolo predominante a livello politico ed economico in Italia e in Europa. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Siena

Siena

Adagiata tra le colline toscane, a Siena il tempo pare essersi fermato al Duecento, quando la città cominciò ad arricchirsi di un patrimonio artistico e architettonico che ne ha consacrato per sempre la gloria. L’UNESCO ha iscritto Siena tra i patrimoni mondiali dell’umanità nel 1995, per aver sapientemente conservato importanti caratteristiche della sua struttura medievale. Per descrivere la città, è d’obbligo partire dalla sua piazza principale, Piazza del Campo, che ha una caratteristica forma “a conchiglia” ed è leggermente in discesa verso il centro. Qui si svolge il Palio: ogni estate le diverse contrade senesi si sfidano in un’appassionata corsa a cavallo. Tutt’intorno alla piazza, ci sono monumentali edifici come Palazzo Sansedoni e il Palazzo Pubblico. A guardare la piazza dall’alto dei suoi 102 metri è la Torre del Mangia, che risale agli anni Quaranta del XIV secolo; la sua altezza è pari a quella del campanile del Duomo, a simboleggiare l’equilibrio raggiunto tra il potere divino e quello terreno. Ma Siena non è solo Piazza del Campo: piccole stradine piene di negozi e botteghe in cui si possono comperare prodotti dell’artigianato locale o assaggiare i mitici cantucci accompagnati da un bicchiere di Vin Santo. Tra le strette vie e l’ampia Piazza del Campo si respira la vera atmosfera di Siena, una città giovane eppure antichissima, monumentale eppur vivace, caratteristiche che ne fanno la perfetta cornice per la partenza e l’arrivo di questa gara ciclistica.

Sovicille

Situato alle pendici meridionali della Montagnola Senese, Sovicille è il comune toscano che vanta la maggior concentrazione di pievi, abbazie, castelli e ville. La Pieve di Ponte allo Spino e il Ponte della Pia sono esempi preziosi dello stile romanico, al pari del chiostro policromo dell’abbazia di Torri; il fiabesco Castello di Celsa lascia stupiti per la maestosa eleganza, così come l’armonia della Villa di Cetinale, appartenuta alla famiglia Chigi. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Monteroni d’Arbia

Il Comune di Monteroni d’Arbia è completamente attraversato dalla Francigena. Lungo questa via sono numerosi i punti di rilevanza storica, come il Castello di Lucignano d’Arbia con la sua Pieve, già esistente nel 913, e la famosissima Grancia di Cuna, maestosa fattoria fortificata costruita nel 1314. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Murlo

Murlo è un piccolo e intatto borgo medievale posto al centro di un territorio incontaminato. È famoso per i suoi abitanti, diretti discendenti degli Etruschi, e per la presenza sulla vicina collina di un particolare insediamento etrusco: un grande palazzo principesco circondato da botteghe artigiane, una delle più importanti scoperte su questa civiltà. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Buonconvento

Buonconvento, ancora circondato dalla cinta muraria, ha un aspetto medievale. La Torre Civica del Palazzo Podestarile è il monumento più rappresentativo, ma passeggiare tra le vie del paese è altrettanto suggestivo. In settembre il borgo ospita la Sagra della Valdarbia, dove si incontrano buona tavola, musica, arte e letteratura. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Montalcino

Fondata dagli Etruschi e celeberrima per il vino Brunello, Montalcino è uno splendido borgo all’inizio della Val d’Orcia, in cui svettano le torri di una fortezza pentagonale del XIV secolo e un museo che ospita opere tardo medievali. Imperdibile è l’abbazia di Sant’Antimo, una delle architetture più importanti del romanico toscano. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

San Quirico d’Orcia

San Quirico d’Orcia è al centro di paesaggi patrimonio mondiale dell’umanità che recano in sé l’essenza della Val d’Orcia. Vanta tra le sue attrazioni gli stupendi Horti Leonini, realizzati intorno al 1580. A livello architettonico, l’edificio da non perdere è la Collegiata o Pieve di Osenna, chiesa del XII-XIII secolo. A Bagno Vignoni, unica frazione di San Quirico d’Orcia, è imperdibile la visita a Piazza delle Sorgenti, una vasca rettangolare del Cinquecento. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Pienza

Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1996, la città di Pienza ha dato i natali a Papa Pio II, che la riteneva la città “ideale” del Rinascimento. I progetti realizzati in quell’epoca, anche se parzialmente incompiuti, sono esempi significativi dell’architettura urbanistica razionale del Rinascimento italiano. Irrinunciabile una passeggiata in Piazza Pio II, dove si trovano Palazzo Piccolomini e la cattedrale. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Asciano

Nel cuore delle Crete Senesi, circondato da paesaggi mozzafiato, sorge Asciano, antico borgo dalle origini etrusche che ha vissuto una splendida età d’oro in epoca medievale. Il centro storico è uno scrigno di arte e storia, che riesce a fondere, indissolubilmente, tradizione e leggenda. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

Castelnuovo Berardenga

Castelnuovo Berardenga è il più meridionale dei comuni del Chianti. Il territorio è una scacchiera di declivi e colline ineguali guardate da castelli, chiese, fortificazioni, cui fanno da preludio ascendenti viali di cipressi. A Monteaperti, nel 1260, la battaglia vinta dai senesi e dai loro alleati contro Firenze segnò il dominio della fazione ghibellina sulla Toscana, consegnando a Siena un ruolo predominante a livello politico ed economico in Italia e in Europa. (Ph. Credits Antonio Cinotti)

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