altimetria
planimetria
info tecniche
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti poco più di 30 km di strade sterrate divise in 8 settori (tutti in comune con la corsa maschile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie. Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 18, il 1° settore sterrato (2.1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa. Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (5.5 km, l’ex-secondo settore del percorso in origine, presente sin dalla prima edizione) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento. Dopo il passaggio in Buonconvento è posto il rifornimento fisso nella zona di Ponte d’Arbia prima di giungere a Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 5° settore sterrato di San Martino in Grania (9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto asfaltato con poche difficoltà fino alla immissione nel percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale. Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 6° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il 7° e penultimo settore (2.4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%). Pochi chilometri dopo è posto l’8° e ultimo tratto sterrato (1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe. Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo.
Ultimi KM
Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Siena
Siena
Adagiata tra le colline toscane, a Siena il tempo pare essersi fermato al Duecento, quando la città cominciò ad arricchirsi di un patrimonio artistico e architettonico che ne ha consacrato per sempre la gloria. L’UNESCO ha iscritto Siena tra i patrimoni mondiali dell’umanità nel 1995, per aver sapientemente conservato importanti caratteristiche della sua struttura medievale. Per descrivere la città, è d’obbligo partire dalla sua piazza principale, Piazza del Campo, che ha una caratteristica forma “a conchiglia” ed è leggermente in discesa verso il centro. Qui si svolge il Palio: ogni estate le diverse contrade senesi si sfidano in un’appassionata corsa a cavallo. Tutt’intorno alla piazza, ci sono monumentali edifici come Palazzo Sansedoni e il Palazzo Pubblico. A guardare la piazza dall’alto dei suoi 102 metri è la Torre del Mangia, che risale agli anni Quaranta del XIV secolo; la sua altezza è pari a quella del campanile del Duomo, a simboleggiare l’equilibrio raggiunto tra il potere divino e quello terreno. Ma Siena non è solo Piazza del Campo: piccole stradine piene di negozi e botteghe in cui si possono comperare prodotti dell’artigianato locale o assaggiare i mitici cantucci accompagnati da un bicchiere di Vin Santo. Tra le strette vie e l’ampia Piazza del Campo si respira la vera atmosfera di Siena, una città giovane eppure antichissima, monumentale eppur vivace, caratteristiche che ne fanno la perfetta cornice per la partenza e l’arrivo di questa gara ciclistica. (Ph. Credits Antonio Cinotti)
Siena
Siena
Adagiata tra le colline toscane, a Siena il tempo pare essersi fermato al Duecento, quando la città cominciò ad arricchirsi di un patrimonio artistico e architettonico che ne ha consacrato per sempre la gloria. L’UNESCO ha iscritto Siena tra i patrimoni mondiali dell’umanità nel 1995, per aver sapientemente conservato importanti caratteristiche della sua struttura medievale. Per descrivere la città, è d’obbligo partire dalla sua piazza principale, Piazza del Campo, che ha una caratteristica forma “a conchiglia” ed è leggermente in discesa verso il centro. Qui si svolge il Palio: ogni estate le diverse contrade senesi si sfidano in un’appassionata corsa a cavallo. Tutt’intorno alla piazza, ci sono monumentali edifici come Palazzo Sansedoni e il Palazzo Pubblico. A guardare la piazza dall’alto dei suoi 102 metri è la Torre del Mangia, che risale agli anni Quaranta del XIV secolo; la sua altezza è pari a quella del campanile del Duomo, a simboleggiare l’equilibrio raggiunto tra il potere divino e quello terreno. Ma Siena non è solo Piazza del Campo: piccole stradine piene di negozi e botteghe in cui si possono comperare prodotti dell’artigianato locale o assaggiare i mitici cantucci accompagnati da un bicchiere di Vin Santo. Tra le strette vie e l’ampia Piazza del Campo si respira la vera atmosfera di Siena, una città giovane eppure antichissima, monumentale eppur vivace, caratteristiche che ne fanno la perfetta cornice per la partenza e l’arrivo di questa gara ciclistica.