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Strade Bianche Women, terra di conquista olandese

22/02/2024

L’unica Nazione ad aver vinto più di una volta la Strade Bianche Women sono i Paesi Bassi. Nelle nove edizioni che si sono disputate da quando è nata la corsa (era il 2015), le ragazze orange si sono imposte per ben 5 volte, mentre Italia, Gran Bretagna, Belgio e Stati Uniti sono ferme ad un solo successo.

Certo, può sorprendere solo fino ad un certo punto, visto che l’Olanda è stata di gran lunga la Nazione di riferimento per il ciclismo femminile nell’ultimo decennio, hanno vinto in tutti i palcoscenici internazionali più importanti, ma è innegabile che con la Strade Bianche ci sia un feeling particolare. Le 5 vittorie, inoltre, sono arrivate con 4 atlete diverse, a conferma di una forza complessiva che va ben oltre le singole ragazze, ma è di tutto un movimento da anni in vetta al ranking mondiale.

E pensare che nelle prime tre edizioni (vinte da Megan Guarnier, Lizzie Deignan e Elisa Longo Borghini) nessuna olandese era riuscita a salire sul podio della nuova corsa, ma dal 2018 la musica è decisamente cambiata. A rompere gli indugi è stata Anna Van der Breggen, nell’annata più bagnata e fangosa nella storia della Strade Bianche, con un assolo che è stato il preludio di una stagione straordinaria per lei, con vittorie anche a Giro delle Fiandre, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi e Mondiale di Innsbruck.

Nel 2019 è stato il turno di Annemiek Van Vleuten, alla prima delle sue due vittorie in Piazza del Campo. L’esperta atleta dell’allora Mitchelton-Scott attaccò sullo sterrato de Le Tolfe, a circa 12 km dall’arrivo, staccando tutte le avversarie e involandosi in solitaria verso Siena. L’esito fu lo stesso l’anno seguente, nella storica edizione estiva della Strade Bianche, posticipata a causa del covid, con Van Vleuten che, in maglia arcobaleno di campionessa del mondo, si lanciò in una pazza rimonta ai danni di Mavi Garcia, che venne ripresa nel finale dalla scatenata olandese e staccata sul muro di Via Santa Caterina.

Il 2021 fu l’edizione più tattica di tutte, con una dozzina di atlete ancora tutte assieme dopo i tratti di sterrato e la SD Worx a far valere la sua superiorità numerica. Alla fine ad avvantaggiarsi alle porte di Siena furono Longo Borghini e Chantal Van den Broek-Blaak, con quest’ultima che potè rimanere passiva avendo le compagne di squadra dietro e quindi staccare l’atleta italiana salendo verso Piazza del Campo. Nel 2022 il dominio orange fu momentaneamente interrotto dalla vittoria della belga Lotte Kopecky, dopo un bel testa a testa con Van Vleuten, che si vide negare il tris a pochi metri da Piazza del Campo.

Ma si può perdere una corsa così estenuante e selettiva come la Strade Bianche per così pochi metri? Ebbene sì, anzi, la si può perdere pure per centimetri come ha dimostrato l’edizione dello scorso anno. Kopecky è stata ancora protagonista, ma stavolta nel ruolo della beffata nella lotta fratricida con la compagna di squadra Demi Vollering, che l’ha anticipata al fotofinish in un finale a dir poco rocambolesco e inedito, perché mai questa classica si era decisa per così poco.

Nel 2024 si ripartirà quindi da quattro vittorie olandesi negli ultimi 5 anni. E sicuramente le ragazze orange non hanno voglia di fermarsi ora.

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