Chiunque può vincere la Strade Bianche. In 17 edizioni abbiamo visto darsi battaglia qualsivoglia tipologia di corridore e non può sorprendere che, anche in questo 2024, la startlist sia estremamente variegata, con atleti che hanno primeggiato nelle grandi classiche e altri nei Grandi Giri.
È inevitabile partire dagli ultimi due vincitori della corsa senese, che ci delizieranno della loro presenza una volta di più. Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) apre proprio qui la stagione che lo porterà a tentare l’accoppiata Giro d’Italia – Tour de France. Si sa, se corre lo fa per vincere e per dare spettacolo, ed è dal 2020 che vince sempre la prima corsa del suo anno, che sia una classica o una gara a tappe. Nel 2022 fu protagonista di una splendida cavalcata solitaria di oltre 50 km, proprio come ha fatto Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) l’anno scorso, che da buon biker e ciclocrossista si è sempre trovato a suo agio su queste strade. Entrambi avranno a disposizione delle vere e proprie corazzate: lo sloveno potrà contare su Marc Hirschi, che sulle strade italiane si è sempre trovato a suo agio, Tim Wellens e il giovane talento messicano Isaac Del Toro, mentre il britannico sull’esperienza di Michal Kwiatkowski, vincitore in Piazza del Campo nel 2014 e 2017, Geraint Thomas e la freschezza di Magnus Sheffield.
Particolari attenzioni andranno poste sulla EF Education-EasyPost, che schiera un terzetto mica male, con Ben Healy, Alberto Bettiol e Richard Carapaz, corridori diversi che però possono fare bene su un percorso duro come quello della Strade Bianche. Stesso discorso per il Team Visma|Lease a Bike, con il campione europeo Christophe Laporte, il vincitore della Vuelta a España, Sepp Kuss, e il sempre solido Attila Valter, già in Top 5 nelle ultime due edizioni. Non ha mai trovato la sua giornata migliore alla Strade Bianche, ma il campione del mondo gravel, Matej Mohorič (Bahrain Victorious), è sicuramente adatto alla polvere e alle difficoltà tecniche di questa corsa, così come lo sono Mauro Schmid (Jayco AlUla), vincitore della tappa degli sterrati al Giro d’Italia 2021, con arrivo a Montalcino, un ciclocrossista come Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi del 2022, e il compagno di squadra, nonché ex campione del mondo gravel, Gianni Vermeersch.
Con la modifica del percorso l’interpretazione della gara sarà per forza di cose diversa rispetto a quella degli ultimi anni. Diversi corridori proveranno quindi ad inserirsi nella lotta per il successo e tra questi ci sono senz’altro anche Julian Alaphilippe, vincitore nel 2019, e Kasper Asgreen (Soudal-QuickStep), terzo nel 2022, così come Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL), secondo nel 2018, Davide Formolo (Movistar), secondo nel 2020, Gianluca Brambilla (Q36.5), terzo nel 2016, e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), secondo l’anno scorso, tutti corridori che hanno già fatto podio a Siena.Segnalato in grande forma è Toms Skujiņš, pimpante all’opening weekend fiammingo, che sarà capitano della Lidl-Trek insieme ad Andrea Bagioli, mentre ha lanciato ottimi segnali in questo inizio di stagione anche la Decathlon AG2R La Mondiale, che punterà su Benoît Cosnefroy, Andrea Vendrame e Bastien Tronchon.
Chi spera che la corsa venga fuori durissima sono sicuramente atleti come Filippo Zana (Jayco AlUla), Daniel Martinez, che ha tenuto testa ad Evenepoel in Algarve, Lennard Kämna e Sergio Higuita (Bora-hansgrohe), Guillaume Martin (Cofidis), i giovani Romain Grégoire e Lenny Martinez (Groupama-FDJ), vincitore del Trofeo Laigueglia pochi giorni fa, Maxim Van Gils e Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), vincitore in grande stile dell’UAE Tour.Tra gli outsider vanno poi citati il campione italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Lorenzo Rota e Francesco Busatto (Intermarché-Wanty), Vincenzo Albanese e Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), Krists Neilands e Dylan Teuns (Israel-PremierTech), Iván García Cortina (Movistar), Warren Barguil (dsm-firmenich PostNL), l’astro nascente e biker Paul Magnier (Soudal-QuickStep) e Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility).