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Un urlo nel silenzio assordante

10/03/2021

Strade Bianche vista da una prospettiva speciale: quella di uno studente selezionato attraverso il progetto “Reporter per un giorno”, che ha vestito i panni di un aspirante cronista per raccontare – dal suo punto di vista – come il territorio senese abbia vissuto il passaggio della corsa. Il progetto – promosso da RCS Sport con il supporto de “La Gazzetta dello Sport” – si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle province toccate dal Giro d’Italia e dalle Classiche.

In un clima surreale, con salite e discese impervie, con pendenze che sfiorano il 18%, favoriti e possibili sorprese in uno spettacolo che regalerà emozioni indimenticabili, tutte da vivere.

Una corsa di un giorno, che ambisce a diventare la sesta “classica monumento” del ciclismo europeo. 184 Km totali divisi in 11 settori, con scatti improvvisi e possibili cadute o guasti tecnici alle biciclette la concentrazione è fondamentale, per tagliare per primi il traguardo e realizzare un sogno.

La gara inizia con una fuga fin dai primi scampoli di corsa composta da tre ciclisti, tra cui Zoccarato e Bevilacqua, mentre nel gruppo dei favoriti comincia la fase di studio delle strategie da utilizzare per vincere la tappa. Nei chilometri successivi il gruppo di testa si allarga a 8 ciclisti che portano il loro massimo vantaggio fino ai 4 minuti e 15 secondi rispetto ai primi inseguitori.

Nel gruppo continui scatti fino ad arrivare al settore 6, entrando nei 5 più impegnativi tratti sterrati e asfaltati che riveleranno se i pronostici ipotizzati alla vigilia dai bookmakers sono stati azzardati oppure no. Un saliscendi continuo, la polvere alzata dalle ruote delle biciclette, borracce vuote lanciate, i rifornimenti che non arrivano: una corsa stravolta ma ancora tutta da scrivere.

Dal gruppo compatto scatta Simone Petilli che balza in testa alla corsa in solitaria prendendo fino a 32 secondi di margine dai primi inseguitori, che dopo circa 5 km  lo raggiungono.

Nel gruppo la UAE Emirates di Tadej Pogacar si mette a fare l’andatura per recuperare i 53 secondi rimediati dal gruppo di testa, con altre spaccature e la formazione di altri terzetti di corridori dovute alle cadute per i sassi e la strada sterrata.

Il vantaggio del gruppo di testa si porta a 1 minuto e 2 secondi, al chilometro 78 prima di affrontare il temibile tratto di San Martino in Grania lungo 9,5 km, si ha una salita con pendenza del 10% con la Deceuninck-Quick-Step che può scoprire le carte in tavola e preparare gli attacchi decisivi in salita.

In coda al gruppo altre cadute fra cui Eros Capecchi della Bahrain Victorious con il ritmo dei primi che rimane costante sui 38 Km/h.

Nel gruppo dei favoriti comincia a tirare la Alpecin-Fenix con subito dietro Alaphilippe, Van Aert e Ballerini ma con uno scatto Veermesch sorprende tutti e se ne va in salita portandosi dietro Serrano-Rodriguez della Movistar e Andreas Kron della Lotto Soudal, che accumulano 18 secondi di vantaggio dal gruppo dei favoriti.

Dopo pochi Km i tre battistrada vengono ripresi e si staccano dal gruppo e con l’inizio del settore 8 lungo 11,5 Km le fatiche iniziano a farsi sentire sulle gambe.

La tappa entra nel vivo, tensioni e scaramucce fra i favoriti, radioline accese e problema meccanico per Van der Poel che rischia di compromettere la gara, Fulgsang Van Avermaet che si staccano dai big, fatiche che potrebbero non bastare per lottare per la vittoria.

Pogacar attacca, Alaphilippe non gli concede spazio, Van Aert e Van der Poel che dettano il ritmo in testa con Pidcock subito dietro: arrivano i 40 Km decisivi. Rompe gli indugi Pogacar con Bernal, Van Aert e Van der Poel a ruota, con Kwiatkowski e Fulgsang che non riescono a rimanere a contatto mentre dietro si formano gruppetti di due o tre ciclisti dovuti al ritmo impossibile d tenere imposto da Wout Van Aert e da Pogacar che rifilano 12 secondi agli inseguitori.

Arrivati al settore 9 verso Montaperti, i 7 battistrada arrivano in un breve tratto di 800 metri ma con pendenze che oscillano dal 10 al 12%: il punto decisivo di una tappa incredibile. In testa una fase di studio fra Alaphilippe e Van Aert che sembrano avere la gamba migliore, sguardi e cenni prima di scatenare la battaglia negli ultimi 20 Km, mentre il gruppo di inseguitori cerca di risalire con ritmi forsennati.

Alaphilippe scatta, Pogacar e Van der Poel alla ruota, Van Aert che si stacca e non riesce a rispondere all’attacco. I 5 battistrada guadagnano 10“ su Pidcock e Van Aert mentre gli inseguitori guidati da Michael Gogl diminuiscono il distacco dal gruppo di testa. Arrivati all’ultimo Km con Alaphilippe, Van der Poel e Bernal, al settore 11, per l’ultimo strappo da dare per volare verso il traguardo, scatta l’olandese che si porta dietro Alaphilippe, con Bernal che non regge l’attacco e si stacca, Van der Poel percorre l’ultimo centinaio di metri con Alaphilippe che non riesce a raggiungerlo e così festeggia la sua prima vittoria sul traguardo di Piazza del Campo. Corsa straordinaria!

 

Gabriele Bisconti

Istituto Avogadro di Abbadia San Salvatore (SI)

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