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Istinto e coraggio

04/03/2023

Ovunque lo si giri, l’albo d’oro della Strade Bianche trasuda classe e prestigio. Oggi abbiamo aggiunto il nome di Tom Pidcock a quello degli uomini – che per chi non lo sapesse, a 23 anni, è un tre volte campione del mondo di ciclocross e campione olimpico di Cross Country – e quello di Demi Vollering tra le donne.

Le due Strade Bianche a cui abbiamo assistito oggi, in un certo senso, hanno avuto due canovacci molto simili, ma con esiti diversi. Su Matrix avrebbero detto pillola blu o pillola rossa? Con quella blu l’attaccante arriva al traguardo in solitaria, a braccia alzate in Piazza del Campo, con quella rossa l’attaccante viene ripreso all’interno dell’ultimo chilometro di corsa. Pidcock ha scelto la pillola blu, Kristen Faulkner, invece, quella rossa, venendo sverniciata da Vollering e Lotte Kopecky sul muro finale di Via Santa Caterina.

Entrambi, però, hanno seguito il loro istinto, muovendosi quando gli avversari non se l’aspettavano. Pidcock addirittura sulle prime rampe del polveroso Monte Sante Marie, a più di 50 km dall’arrivo, domando i muri, pennellando le discese e tenendo appena appena a distanza i litigiosi contrattaccanti alle sue spalle; Faulkner, invece, poco prima dell’abitato di Castelnuovo Berardenga, a 40 km dall’arrivo, dovendo abdicare alle rivali solo sulla rampa finale verso Piazza del Campo. Due facce della stessa medaglia.

Non si può poi dire che questa sia stata la Strade Bianche dello spirito fraterno tra compagni di squadra, della coesione, dell’unione per un solo obiettivo. È infatti parso un tutti contro tutti per larghi tratti, poco importa se il tuo compagno di fuga aveva la stessa maglia oppure ne aveva una diversa. Scatti a destra e sinistra, quando sei davanti alla Strade Bianche non c’è compagno che tenga.

Lo abbiamo visto tra le donne, quando Demi Vollering e Lotte Kopecky si sono prima mosse in maniera del tutto autonoma sugli strappi di Colle Pinzuto e Le Tolfe, ignorando i movimenti di una o dell’altra, e poi sul muro finale di Via Santa Caterina, quando sembrava volessero arrivare in parata e invece hanno lottato spalla a spalla fino ad un clamoroso fotofinish. Vollering ha detto che Kopecky era felice per la sua vittoria… sta a voi decidere se crederle o meno.

Ma se da parte della SD Worx l’antagonismo era giustificato dal fatto che in palio c’era la vittoria, ciò che è accaduto in casa Jumbo-Visma ha fatto storcere un po’ il naso: l’impressione è che Tiesj Benoot e Attila Valter non si siano mai capiti facendosi scappare Pidcock, che con un po’ più di collaborazione, forse, era prendibile. Benoot, che la Strade Bianche sa come si vince visto che è arrivato a braccia alzate nel 2018, ha fatto notare in maniera plateale all’ungherese che i continui scatti non erano il modo migliore per collaborare, ma Valter è sempre parso andare dritto per la sua strada. Ma, d’altronde, ci sta, non capita spesso di essere a 10” dal vincere una Strade Bianche. Meglio sacrificarsi un’altra volta.

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